Monumento funebre Eleonora Malaspina

Scheda tecnica



Autore: Pietro Aprile
Datazione: 1517
Ubicazione: Duomo

Elononora Malaspina fu figlia di Alberico di Jacopo dei marchesi di Fosdinovo e di Lucrezia d’Este, e primogenita delle altre tre sorelle Taddea, Ricciarda e Lucrezia. Il monumento funebre fu commissionato nel 1516 dal marito Scipione Freschi di Genova, in seguito alla sua improvvisa morte nel 1515. Scipione, conte di Lavagna, per onorare la defunta moglie chiese allo scultore Pietro Aprile un sepolcro marmoreo con statue, ornamenti e iscrizioni da realizzarsi a Carrara e da collocarsi nella Chiesa di San Francesco di Massa.

Inizialmete il monumento fu posto nel coro dietro l’altare maggiore delle salme dei Principi. Nel XVII secolo venne trasferito nella nuova cappella annessa alla chiesa che fu destinata a sepolcreto, dove ancora oggi è conservato insieme al sepolcro di Lorenzo Cybo. Quello che vediamo oggi è solo una ricomposizione di alcuni elementi, dopo vari spostamenti, riassemblamenti e razzie, e si presenta di difficile lettura per l’impossibilità di restituirne l’aspetto originario1.

L’opera presenta la figura di una giovane donna giacente sul letto funebre, collocata su un elevato basamento che è ornato sul lato frontale da una lastra decorata con due putti dolenti, disposti a fianco di una targa la cui iscrizione è stata sabbiata. Disposti sui lati minori del sarcofago sono i rilievi di due figure femminili a mezzo busto, identificate nella madre Lucrezia e nella sorella Ricciarda. Recentemente aggiunta appare una lasctra soprastante recante recante l’iscrizione: D.O.M/LUGNET/LUCRETIA/MATER RICCIARDA SOROR/ELEONORAM MALASPINA/SUO ERPTAM AMORI/POST PAUCOS MENSES/QUAM SCIPIONI FIESCHI/NUPSERAT/ANNO DOMINI MDXV2.

Pietro Aprile fu scultore di scuola lombarda originario di Carona presso Lugano, nel Canton Ticino. Pietro insieme al padre, gli zii, i fratelli e i suoi due figli fece parte di una famiglia di architetti, scultori e decoratori ricordata dalla seconda metà del secolo XV fino al secolo XVIII. La prima notizia che lo riguarda è del 1499, quando lavora a una balaustra per il duomo di Savona. La sua attività si svolse prevalentemente tra la Spagna, Genova e Massa Carrara, dove arrivò per la prima volta nel 1514, come testimone in atto notarile. Da quel momento rimase allacciato Carrara e al marmo apuano. Dopo molti altri lavori tra la Spagna e la Liguria l’ultima notizia a lui relativa è del 1558, quando fu ancora a Carrara, questa volta in veste di procuratore dello scultore Iacopo Valsolda 3.

Show 3 footnotes

  1. Caterina Rapetti, Storie di Marmo (Milano: Electa, 1998), 213.
  2. Caterina Rapetti, Storie di Marmo (Milano: Electa, 1998), 213.
  3. Enciclopedia Treccani, voce Pietro Aprile.